Non tutti i posizionamenti sono uguali

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Un volantino, una brochure o un catalogo possono essere distribuiti in diversi modi, ma ovviamente non tutte le modalità di consegna sono ottimali e sempre aderenti alle richieste del cliente e alle normative.

Troviamo spesso materiale pubblicitario nelle cassette postali private, negli spazi postali comuni, nelle cassette per la pubblicità condominiale, e anche presso portinerie, sugli zerbini, nelle inferriate dei cancelli, e in numerosi altri posizionamenti all’esterno della cassetta delle lettere.

C’è chi afferma che ogni modalità di consegna abbia i suoi pro e contro: in ogni caso, le cassette postali rimangono ad oggi la destinazione ottimale per raggiungere un potenziale cliente e aumentare la cosiddetta redemption della copia (che fondamentalmente coincide con la lettura da parte del target di riferimento, e l’acquisto di un bene o servizio).

A meno che non ci siano ordinanze o cartelli che vietino esplicitamente l’inserimento di materiale pubblicitario in cassetta, non c’è posto migliore per lasciare una copia di un catalogo: la cassetta postale è il luogo che viene controllato quotidianamente dalla maggior parte delle famiglie, essendo generalmente il punto in cui il portalettere consegna la corrispondenza.

E’ vero che una par te dei residenti è infastidita dalla ricezione di materiale pubblicitario in cassetta, ma l’osservanza e il rispetto dei cartelli di divieto è generalmente sufficiente ad evitare scontento tra residenti e potenziali clienti.

sharedboxIn caso di divieto di inserimento in cassetta postale, molti distributori ricorrono allo spazio comune per la pubblicità, ovvero la cosiddetta cassetta condominiale, dedicata esclusivamente alla ricezione di annunci pubblicitari, volantini, cataloghi e brochure promozionali.

Rispetto alle cassette delle lettere personali, la consegna in un contenitore comune e condiviso, specifico per il materiale promozionale, è un’opzione meno vantaggiosa per il marchio in distribuzione, anche se è sicuramente più facile e veloce per l’addetto alla distribuzione: l’operatore evita così di incasellare le copie una ad una, non si ferma a cercare eventuali cartelli di divieto, non è limitato o rallentato dallo spazio ridotto delle caselle individuali, e a posteriori è più difficile dimostrare che abbia consegnato un numero inferiore di copie rispetto al quantitativo richiesto.

Per il materiale negli spazi condominiali, il tasso di risposta e la redemption sono decisamente inferiori rispetto alle cassette personali tradizionali.

Le consegne fuori casella consistono in una distribuzione meno incisiva, e anche più rischiosa, perché a volte finiscono per danneggiare l’immagine dell’azienda, soprattutto nel lungo periodo.

above_mailboxComparativamente, la consegna fuori casella vede più spesso il materiale finire il proprio percorso in maniera ingloriosa: calpestato, gettato a terra o in un cestino, bagnato dalla pioggia, ignorato. Il cliente tende inoltre ad associare il volantino abbandonato davanti alla propria porta di casa con il marchio sul volantino: chi considererà scorretto e maleducato per avergli sporcato il pianerottolo con della “carta straccia” non sarà il distributore, ma il brand il cui logo campeggia sulla brochure.

in_the_doorLa scelta delle modalità di consegna spetta innanzitutto al cliente, che ad esempio può richiedere al distributore di ignorare completamente gli spazi condominiali piuttosto che gli edifici senza cassetta, oppure può dare indicazioni precise sulle quantità da lasciare in caso di cassette comuni e portinerie. Naturalmente si può anche essere più o meno inflessibili rispetto alle consegne fuori casella: a nostro avviso, la cosa importante è essere sempre consapevoli di cosa sta succedendo, e utilizzare in modo proficuo le informazioni che si possono raccogliere sul campo tramite un controllo della distribuzione in tempo reale.

In questo modo, è possibile costruire un’immagine chiara e priva di sorprese su quanto sta accadendo, migliorando la produttività, la redemption, e limitando al massimo la possibilità di azioni fraudolente, magari risparmiandosi anche qualche telefonata di lamentele da parte di residenti arrabbiati, e persino potenziali sanzioni o denunce.